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Lavori Pubblici e Qualificazione

Esito positivo ricorsi ANCE su caro materiali

Accolti i ricorsi ANCE contro il MIT

Si informano le imprese in indirizzo che l'ANCE ha ottenuto piena soddisfazione, anche in sede d'appello, nell'ambito dei ricorsi giurisdizionali promossi da ANCE stessa contro il decreto "caro materiali" relativo al 1° semestre 2021 e di quello relativo al decreto 2019.

Il Consiglio di Stato, infatti, ha respinto entrambi gli appelli promossi dal Ministero contro le sentenze del TAR favorevoli alla nostra associazione, confermando quanto già riconosciuto in primo grado sulla presenza di gravi anomalie nel metodo di rilevazione utilizzato dal Ministero, causa di forti disallineamenti tra i dati ufficiali ed il reale andamento del mercato.

Per quanto riguarda, in particolare, l'appello sul DM 1° semestre 2021, i giudici hanno riconosciuto la presenza dell'importante discrasia, contestata da ANCE per 15 materiali, tra i dati del decreto e quelli registrati dai principali providers internazionali di riferimento.

Secondo i giudici, a fronte di dati disomogenei ed incongruenti prodotti dai tre enti rilevatori (Provveditorati, Istat e Camere di Commercio) il Ministero non avrebbe dovuto limitarsi ad acquisirli e trasfonderli in decreto, ma avrebbe dovuto verificarne puntualmente l'affidabilità attraverso un supplemento istruttorio, in conformità agli standard in materia di rilevazioni statistiche proposti da organismi internazionali.

Per tale ragione, tale supplemento istruttorio dovrà essere effettuato ex post da parte del Ministero, essendo necessario introdurre dei correttivi per rendere completi ed attendibili i dati raccolti  e procedere ad una loro adeguata aggregazione a livello centrale.

Peraltro, è stata espressamente riconosciuta all'Amministrazione la possibilità di raffrontare i dati rilevati dalle proprie fonti e quelli risultanti da banche nazionali ed internazionali di riferimento per i singoli materiali, facendo ricorso a queste ultime in caso di difficoltà di reperimento dei dati sul territorio o per determinati materiali, al fine di poter accertare la reale variazione di prezzo intervenuta per i 15 materiali contestati da ANCE.

Di analogo tenore è la sentenza che riguarda il DM 2019, con riferimento al prezzo del bitume.

Si tratta di un risultato importantissimo per il nostro settore, che rende merito degli sforzi e dell'impegno profuso in questi anni da ANCE al fianco delle imprese, in una battaglia difficilissima, che aveva come obiettivo, non solo l'ottenimento di un risultato correttivo immediato, ma anche la contestazione ideologica di un metodo compensativo fallace e disancorato della realtà del mercato.

In ogni caso, l'integrazione istruttoria che verrà svolta dal Ministero condurrà alla pubblicazione di nuovi dati di rilevazione, a fronte dei quali le imprese potranno avanzare richiesta di integrazione delle compensazioni spettanti e già richieste a suo tempo per tali materiali.

Gli uffici del Servizio LL.PP. e Qualificazione (tel. 01181377229-206, e-mail opere.pubbliche@cce.to.it) restano a disposizione per eventuali chiarimenti.