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Lavori Pubblici e Qualificazione

Sentenza TAR Campania su malfunzionamento piattaforme elettroniche

Se la piattaforma telematica di gara non funziona, la Stazione Appaltante deve verificare le cause del malfunzionamento e prorogare la scadenza del termine per presentare offerta

Il giudizio è stato promosso da un concorrente che non ha potuto completare tempestivamente il caricamento dell'offerta, a causa del malfunzionamento della piattaforma telematica di gara, risolto solo pochi minuti prima della scadenza del termine di partecipazione.

Più in dettaglio, in una procedura aperta per l’affidamento di lavori, di importo sotto soglia, indetta mediante R.D.O. su piattaforma MEPA, il termine per la presentazione delle offerte scadeva alle ore 18.00 del 1° agosto 2022 e si verificavano numerosi errori nell’upload, fino a che il sistema registrava un blocco dalle ore 14:45 circa alle ore 17:55, che non consentiva di caricare l'offerta economica.

La Stazione Appaltante negava la proroga del termine per presentare offerta, nonostante il concorrente avesse ripetutamente segnalato il malfunzionamento della piattaforma e contattato inutilmente il servizio di assistenza.

L’Amministrazione (che aveva chiesto chiarimenti a CONSIP) motivava il diniego della proroga affermando di non aver ricevuto comunicazione di un problema tecnico dal MePA, anche evidenziando la necessità di procedere con urgenza alla conclusione delle operazioni di gara, per fruire del finanziamento per la realizzazione dell’opera.

Il TAR Campania, con la decisione n. 7202 del 21 novembre scorso, ha statuito che – ai sensi dell’art. 79, comma 5-bis, Codice dei contratti pubblici – spettava alla Stazione appaltante verificare le cause del denunciato malfunzionamento, non potendosi limitare a prendere atto del mancato riscontro di Consip alla richiesta di chiarimenti.

In tal senso, la giurisprudenza ha già avuto occasione di chiarire che, in caso di segnalato malfunzionamento della piattaforma, se non è possibile stabilire con certezza se vi sia stato un errore del concorrente o, piuttosto, un vizio del sistema, il pregiudizio ricade sull'ente che ha indetto e gestito la gara.

Nel caso di specie, peraltro, l’istruttoria disposta solo nel corso del giudizio, ha accertato che il denunciato malfunzionamento era imputabile a problemi infrastrutturali.

Inoltre, il TAR Campania precisa che neppure il ripristino della piattaforma alle ore 17:57 ha consentito la partecipazione alla gara (con scadenza alle ore 18:00), ritenendo il lasso di tempo di tre minuti insufficiente per completare il caricamento dell’offerta, non potendosi richiedere al concorrente un comportamento inesigibile, in uno spazio temporale eccessivamente ristretto.

Gli uffici del Collegio, come di consueto, restano a disposizione per ogni ulteriore chiarimento si rendesse necessario (Servizio LL.PP. e Qualificazione: tel. 01181377 229-206, e-mail: opere.pubbliche@cce.to.it).

EDM/la